TRASMISSIONE "PORTA A PORTA" 26.04.2010
Video della trasmissione "Porta a Porta" (cliccare sull'immagine di "Porta a Porta")
Commento del vice-segretario nazionale SNAMI Domenico Salvago
Premessa
Qualcuno ci ha chiesto come mai non eravamo presenti alla trasmissione "Porta a
Porta"e non siamo intervenuti in diretta.
Non lo abbiamo potuto fare perchè la trasmissione era registrata. E'comunque
palese che non si voleva la presenza dello SNAMI che avrebbe puntualizzato il
percorso schizofrenico degli on line e denunciato, guastando la festa, chi
voleva e doveva magnificarne i percorsi.
Commento al video
Viene intervistato un Medico, tale Luca Cipriani, che dice che il certificato on
line è "...tale e quale al cartaceo.."
Commento dello SNAMI: Non corrisponde a verità come
appare chiaramente visibile dal numero di campi da compilare che compare sul
video. Nell'attuale certificato non c'è la codifica icd 9 e non dobbiamo
indicare il domicilio del paziente, luogo di reperibilità e il codice fiscale
dell'assistito.
Milillo Fimmg dice ...siamo favorevoli ai certificati on line...
Commento dello SNAMI: Un sindacalista dovrebbe
aggiungere e puntualizzare "siamo favorevoli ai certificati on line, purché non
aggiungano al lavoro del Medico nuovi compiti, specialmente se non
retribuiti, se ne concordino le modalità di invio, in modo da non creare disagio
ed inutili attese al Paziente ed al Medico, attraverso un percorso di
contrattazione con i medici (l'attuale è stato imposto), che non rallenti il
nostro lavoro e che sia remunerato perchè è un compito non convenzionale".
Il direttore dell'INPS dott. Antonio Mastropasqua alla domanda
di quanti Medici avessero già inviato il certificato di malattia on line ha
risposto imbarazzato …."2"...
Commento dello SNAMI: è incommentabile il fatto che
dal 14 al 26 aprile su 180.000 possibili medici certificatori siano
stati inviati sono stati inviati solo 2 certificati. Cio' indica chiaramente
come la procedura prevista, farraginosa e non concordata, non sia affatto
gradita ai Medici.
Sempre lo stesso direttore ha evidenziato che, grazie al fatto
che i medici invieranno i certificati redatti in modalità informatica, ci sarà
un notevole risparmio di di carta e di personale, circa 500 addetti al
data-entry, che non dovranno più inserire manualmente i dati dei certificati e
potranno essere adibiti a compiti “più importanti”.
Commento dello SNAMI: Con questa operazione si
trasferisce il costo della carta, del toner e della procedura dall'INPS ai
Medici di famiglia, costringendoli a fare gratis i terminalisti dell'ente
previdenziale.
Bruno Vespa favoleggia sull'indennità economica ai Medici per
i certificati.
Il ministro Brunetta ribadisce che i Medici percepiscono tra 6 e 9 euro a pz
all'anno.
Commento dello SNAMI: nonostante lo SNAMI abbia
smentito i numeri di Brunetta la settimana scorsa, il Ministro continua a
ribadire una cosa non vera. Infatti il medico non prende e non prenderà un cent
per i certificati e nessuno degli incentivi previsti dagli accordi regionali per
l'informatizzazione contempla l'obbligo della redazione e dell'invio on line dei
certificati di malattia .
Milillo Fimmg Chiarisce che il problema è che il sistema
funzioni e, fatto grave, non chiede che il medico sia remunerato per la nuova
incombenza.
Commento dello SNAMI: siamo d'accordo che il primo
problema è quello di garantire la efficienza del sistema, prevedendo e
garantendo a tutti i medici la possibilità di essere supportati nel nuovo
compito da apposite ed adeguate innovazioni informatiche dei loro programmi
gestionali, ma non possiamo accettare il principio che una nuova incombenza
amministrativa venga imposta ai medici senza preventiva consultazione e senza
giusto compenso.
Il problema reale è che non può essere tollerata l'introduzione di nuovi compiti non previsti dalla Convenzione, senza una trattativa dedicata e senza un compenso relativo all'aumento del lavoro.
Inoltre è totalmente inaccettabile che ci sia una sanzione che preveda la revoca
della convenzione in caso di mancato svolgimento di compiti che non sono
previsti dalla Convenzione stessa.
E' ora che la Categoria si svegli dal letargo in cui sembra caduta e faccia sì
che chi rappresenta la maggioranza dei Medici sindacalizzati ne tuteli anche gli
interessi e la dignità.