CERTIFICATI DI MALATTIA - IL VICE-PRESIDENTE SNAMI-UD SCRIVE AL PRESIDENTE OMCEO-UD

 

Sig. Presidente,

Quasi quotidianamente ricevo dai Colleghi MMG iscritti al Sindacato S.N.A.M.I., che rappresento, lamentele in merito al mancato rilascio della certificazione di malattia da parte dei Colleghi Specialisti operanti nelle Strutture Pubbliche e Private (Accreditate o meno); ciò in palese violazione delle vigenti disposizioni normative; infatti la cd. "legge Brunetta" prevede che il certificato medico di malattia debba essere rilasciato, per via telematica o in forma cartacea, da qualsiasi medico dipendente o convenzionato con il SSN, compresi i medici delle strutture private accreditate e non, ed i medici liberi professionisti, che abbiano visitato od eseguito una prestazione sanitaria al paziente, in quanto il rilascio del semplice "foglio di dimissione", contenente, oltre a diagnosi e prognosi, altre informazioni sensibili sulle cure praticate, i farmaci somministrati e prescritti ed i suggerimenti per i successivi controlli, a norma del Codice privacy vigente ed in base ai principi di "pertinenza e non eccedenza delle informazioni trattate" non può essere di certo inviato all'INPS nè, tanto meno, al datore di lavoro.

Chiedo pertanto un Suo intervento pubblico, sul nostro periodico e sulla news inviata settimanalmente per mail, ed una Sua informativa a tutti i Colleghi che rivestono ruoli di responsabilità nelle Strutture predette, come stanno facendo alcuni Presidenti in varie parti d'Italia (ad es. a Latina), per ricordare a tutti le specifiche incombenze certificative ed il rispetto dei Colleghi MMG ai quali non si possono demandare compiti di surroga.

La ringrazio per l'attenzione e nell'attesa di riscontro, Le porgo i più cordiali saluti

Dott. Stefano Vignando
Vice-presidente SNAMI-Udine